Valle d’Itria e Murgia: Tra trulli e “lamie”

Valle d’Itria e Murgia: Tra trulli e “lamie”

La Valle d’Itria è una porzione di territorio della Puglia centrale, a cavallo tra le province di Bari, Taranto e Brindisi. Il suo territorio coincide con la parte meridionale dell’altopiano delle Murge. La valle è un susseguirsi di effetti cromatici meravigliosi e di colori che vanno dal verde della natura, al bianco dei trulli e dei tipici muretti a secco delle masserie, fino al rosso delle campagne, è caratterizzata infatti da una vegetazione rigogliosa, dominata da  ulivi secolari e vigneti.

Il nome “Itria” potrebbe derivare dal culto orientale della Madonna Odegitria (cioè che indica la strada), altri studiosi invece associano il termine Itria a quello di Idra: antico vaso che serviva alla raccolta dell’acqua, risorsa abbondantemente presente nel territorio.

Elemento predominante che  caratterizza  questa porzione di murgia è il trullo: abitazione rurale in pietra a forma di cono  che ha reso la città di Alberobello famosa nel Mondo, facendola riconoscere dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità. Il suo centro è un museo a cielo aperto con 1.400 trulli che ne conferiscono un aspetto fiabesco. I trulli in passato, avevano la stessa funzione delle nostre “Lamie”, che venivano  utilizzate dai contadini per riporre gli attrezzi agricoli e per dimorare temporaneamente durante i periodi di raccolta. Adesso invece vengono acquistati da diversi turisti stranieri che vi si trasferiscono durante i mesi  estivi.

Una delle città più interessanti e signorili della Valle è Martina Franca,  balcone naturale a 435 metri di altitudine e considerata la capitale della valle stessa. Essa conta circa 50.000 abitanti, una città vivace con numerose attività commerciali, agricole, artigianali e industriali legate all’abbigliamento. A Martina, nell’atrio del settecentesco Palazzo  Ducale, si tiene in estate il Festival della valle d’ Itria, rassegna operistica fra le più importanti d’Europa. Il centro storico ha un’impronta barocca nei suoi numerosi palazzi, balconcini in ferro battuto e chiese, tra le quali spicca la Basilica di San Martino con un imponente prospetto rococò affacciato su piazza Plebiscito. Da segnalare inoltre tra i tanti monumenti i “Portici”, uno splendido porticato in stile neoclassico in passato punto di ritrovo per il commercio. Il suo territorio comunale si estende anche su una vasta zona collinare delle murge sud-orientali ed in questo ambiente naturale nascono due preziose razze equine: il cavallo murgese e l’asino martinese.

Proseguendo per la valle si scorgono due centri altrettanto interessanti come Locorotondo e Cisternino, entrambi annoverati tra i “Borghi più belli d’Italia”.

Locorotondo è un comune di 14.000 abitanti che deve il suo nome alla rotondità del suo bianco centro storico ed è conosciuto per il vino “Bianco Doc Locorotondo”, da segnalare la neoclassica Chiesa Madre dedicata a San Giorgio e la romanica Chiesa di Santa Maria della Greca. Da visitare il borgo antico con le graziose casette con i tetti spioventi ricoperti di chiancarelle ( lastre calcaree simili a quelle usate per i trulli).

Cisternino  è un comune di 13.000 abitanti, raccolto intorno al suo piccolo ma grazioso centro storico imbiancato a calce, capolavoro di architettura mediterranea e labirinto di strade che sbucano in piccoli slarghi, attraversando diversi archi di passaggio. Molto bella la Chiesa Madre dedicata a San Nicola e la Torre Normanno Sveva, inoltre  dai numerosi balconi naturali e dalla villa comunale è bellissimo ammirare tutta la valle d’Itria.

Tutto il territorio della valle sembra magico per i suoi paesaggi incantevoli, le sue cittadine così caratteristiche e per i suoi trulli, ma è anche un tripudio di sapori locali ed altre eccellenze enogastronomiche, ragion per cui è una delle zone con più frequentazione turistica d’Italia. Qui si vive sereni, immersi in profumi e sapori d’altri tempi.

 

 

Camillo Del Carmelo

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