“LA FAMIGLIA SI TRASFORMA”

“LA FAMIGLIA SI TRASFORMA”

L’economia, la politica e la società vigente in ogni periodo storico, modificano nel tempo la struttura familiare in Italia, così come nel resto del mondo, e questi tre fattori, ma non solo questi, incidono decisamente sui rapporti di parentela all’interno del nucleo familiare.

Ad avviare una delle ultime trasformazioni è stata, senza dubbio, la caduta delle frontiere tra l’Italia e gli altri paesi dell’Europa, avvenuta nel 1990 e di conseguenza, nel 1993, la nascita della Comunità Europea.
Questa nuova realtà socio-politica ha facilitato gli scambi interculturali tra i paesi membri e l’avvento dell’euro, nel 2001, ne ha completato il quadro anche dal punto di vista economico.

Anche il programma di mobilità studentesca, il cosiddetto ERASMUS, creato nel 1987 ma diffusosi qualche anno dopo tra gli studenti universitari, ha permesso gli spostamenti dei giovani italiani, di conseguenza l’allontanamento dalla propria famiglia ancor prima del conseguimento della laurea.

Tante sono le cause che riducono il numero della famiglia d’origine in Italia, è interessante sapere, per esempio, che solo a Londra vivono 700 mila connazionali non registrati all’anagrafe, come pure tanti sono i giovani che per lavorare si sono trasferiti in Spagna, in Portogallo o in Francia.

Ma non vanno via solo i giovani in cerca di un lavoro, la Bulgaria e l’Ungheria, per esempio è ormai la meta di molti pensionati italiani che con la loro pensione di 800 euro, in questi paesi dell’est conducono una vita più dignitosa di quella che riuscirebbero a fara nella “cara” Italia.
Recentemente anche vivere nei paesi scandinavi piace molto dove la mentalità e la qualità della vita è accattivante.

Ciò che ne scaturisce è una famiglia italiana sempre più ristretta, più sola ma anche più mista, più viaggiatrice, pronta a raggiungere gli affetti nelle festività o per le ricorrenze importanti, una famiglia sempre con la valigia e il telefono in mano, sempre in ansia e con gli occhi lucidi, perché è sempre triste lasciare la propria terra e i propri cari.

 

 

Anna Antonelli


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