Maria Santissima, madre di Dio – Ottava di Natale

Ogni anno l’ottava di Natale coincide con il Capodanno civile, e in questa ricorrenza la Chiesa celebra la solennità di Maria, Madre di Dio, festa questa che con forza sottolinea e fa risaltare la novità entrata nel mondo e nella storia: Gesù Signore.

A Capodanno si fanno gli auguri e si finge di credere che l’anno nuovo sarà diverso da quello passato. In realtà non esiste un anno buono o cattivo, né ci sarà un destino ad offrirci magicamente qualcosa di nuovo e di diverso, né tantomeno saranno stati i botti assordanti, dispendiosi e – ahinoi! – pericolosi a cacciare gli spiriti cattivi dal nuovo anno, secondo una credenza antica come l’uomo.

Solo l’accoglienza di Gesù, il Cristo, nella nostra esistenza ci rende collaboratori nella costruzione di un mondo più giusto e fraterno, più sereno e gioioso. La sua presenza tra noi non sarà un “porta-fortuna”, ma sarà il lievito “nuovo” che potrà trasformare il nostro esistere, la nostra quotidianità, la nostra storia ed orienterà tutto verso quel progetto di Dio che sta per compiersi!

 

Se Cristo è tra noi, e lo troviamo sempre in qualsiasi “Betlemme” del nostro tempo, l’atteggiamento che forse dobbiamo assumere con più vigore è quello della FIDUCIA. Che sia un anno in cui affrontiamo con fiducia le sfide che ci attendono, i problemi da risolvere, le difficoltà da affrontare, i disagi da superare, gli errori da riparare, le gioie da condividere! La fiducia sia la parola d’ordine dei nostri giorni e dei nostri respiri. Fiducia in Colui che è il “nuovo” che può trasformare ogni nostra realtà umana.

 

Poiché Cristo è tra noi, e lo troviamo sempre in qualsiasi “Betlemme” del nostro tempo, si è inaugurata la FRATERNITà. La pace tra noi e tra i popoli si costruisce partendo dalla fraternità universale, che ha come principio fondante non solo un Padre “al di sopra di tutto e di tutti”, ma anche un Figlio che si è fatto fratello di ogni uomo e di ogni donna. In Cristo scopriamo nell’altro il volto del fratello. Non più Caino contro Abele, ma Caino riconciliato con Abele.

 

Poiché Cristo è tra noi, e lo troviamo sempre in qualsiasi “Betlemme” del nostro tempo, come Maria abbiamo da CUSTODIRLO. Maria ascolta, vede, contempla e poi custodisce con fedeltà. Anche noi, come lei, quest’anno Lo ascolteremo, Lo vedremo, Lo contempleremo. Che sappiamo custodire ogni Sua Parola, ogni Suo indirizzo, ogni Sua novità. Custodire per meditare e per agire in novità di vita. Maria ci sia compagna di strada e ci insegni l’arte difficile del custodire, non per trattenere per sé, ma per offrire a tutti la lieta notizia del Dio-con-noi.

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