2ª domenica “per annum” – C

 

Siamo all’inizio del tempo ordinario e nel Vangelo che la liturgia ci ha offerto come Parola del Signore per il nostro “oggi” è risuonata una parola significativa: “Questo fu l’inizio dei segni”. A Cana, quindi, si manifesta la gloria del Figlio, in quanto inizio, principio, fondamento: è Gesù il nuovo principio innestato nel nostro tempo, nella nostra ferialità. È lui lo straordinario che entra ne l nostro ordinario, cosicché il nostro tempo diventa speciale non tanto per le cose che facciamo, ma per la presenza fecondante di Cristo, che rende nuove tutte le cose.

Tre elementi rimandano a questa straordinarietà entrata nella nostra storia.

Un primo elemento è la sovrabbondanza del dono. Il Vangelo annota che “vi erano sei anfore di pietra… contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri” e che furono riempite “fino all’orlo” a seguito del comando di Gesù di riempirle d’acqua. Gesù viene a d offrici il sovrabbondante dono di Dio che è il suo amore per noi: non è un amore misurato sui nostri meriti o sulle nostre opere, ma è traboccante perchè gratuito, è eccedente perchè dal nostro condizionamento. Egli ci ama di una amore infinito ed eterno, che mai finirà, non si prosciugherà.

Un secondo elemento che richiama la straordinarietà del Figlio è rappresentato proprio dal vino, che quell’acqua abbondante diventa. Se l’acqua è un elemento necessario per dissetare ogni uomo, non così il vino: è un “di più”, è la bevanda della festa e della gioia, indica il suo amore per il quale egli offre a noi non qualcosa, ma se stesso. Egli ci ama fino al punto di dare la sua vita per noi. Il vino rappresenta ciò che l’acqua non può offrirci: questa ci disseta, ma il vino ci offre la salvezza, la pienezza di vita, l’abbondanza dell’eternità.

L’ultimo elemento è rappresentato da quell’aggettivo che accompagna il vino: l’aggettivo “buono”; è un vino “buono, non un vino qualunque. È un vino mai assaporato prima, un vino che solo Gesù ci ha portato. È un vino “doc”, di origine consacrata, unico nel suo genere: nessun altro poteva e può offrircelo. È il vino dello Spirito santo che è stato riversato nei nostri cuori e che dilata la nostra vita, rendendola giorno dopo giorno a misura della statura del Cristo.

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